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Cosa vuol dire cloud migration

La cloud migration (migrazione al cloud) è il processo di spostamento di dati, applicazioni e altri elementi di business a un ambiente cloud. Esistono varie tipologie di cloud migration, ma, in generale, si tratta di trasferire i dati e le applicazioni dal data center on premise al cloud pubblico o privato. L’implementazione del cloud può anche essere ibrida: in questo caso si unisce un cloud pubblico a uno privato, oppure alcuni dati e applicazioni si lasciano sul data center locale mentre altri si spostano sulla nuvola. Puoi cambiare modello e unire i prodotti di più fornitori, secondo il paradigma del multicloud. La tecnologia cloud, infatti, non ti impone alcun “lock-in”: puoi sempre cambiare i servizi cui sei abbonato, passare dal modello pubblico a quello privato o ibrido, e anche trasferirti da un provider all’altro.
Facciamo però un passo indietro. Che cosa vuol dire cloud? Molti di voi sanno la risposta: tutto e niente.

 

 

Perché conta tanto il +22% del PaaS

cloud

A volte occorre essere specifici. Il cloud è una modalità di erogazione di un servizio che ti dà velocità, flessibilità e riduzione del TCO (Total cost of ownership). Può essere di tipo SaaS (Software as a service) e riguardare la componente applicativa, servizi come posta elettronica, collaboration, gestione documentale, portali web, siti di e-commerce. Ci sono poi la componente di piattaforma e quella più strettamente infrastrutturale, rispettivamente il PaaS (Platform as a Service) e l’IaaS (Infrastructure as a Service). Il cloud in Italia – considerando le tre tipologie – è cresciuto nel 2020 del 21%, per un valore di mercato che ha superato i 3,34 miliardi (dati dell’Osservatorio Cloud del Politecnico di Milano). Se a trainare è il SaaS (+46%) non va trascurata la forte avanzata del PaaS: +22%. Qual è motivo? La crescita delle funzionalità abilitanti i Big Data Analytics, a conferma che l’approccio data-driven è sempre più diffuso nelle nostre imprese.

 

Il Cloud abilita nuovi modelli di business basati sui dati

Nessuna azienda è “costretta” a migrare al Cloud. Ognuna valuta in base alle proprie esigenze se farlo e in quale modo. Tuttavia, quando è in linea con la tua strategia aziendale, la migrazione al cloud è fondamentale per estrarre il massimo valore dai tuoi dati e fondare la tua attività e le tue decisioni su una base scientifica. Rendere le aziende delle data-driven company è una delle mission di DuneD e la cloud migration lavora in questa direzione.

La trasformazione digitale premia, infatti, lo sviluppo di modelli di business basati sui dati che permettono di progettare nuovi modelli d’offerta flessibili e centrati sulle richieste dei clienti. Questi modelli beneficiano di infrastrutture moderne e scalabili per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati: la capacità di valorizzare dati e applicazioni è massima se questi sono ospitati in un ambiente tecnologico che è a sua volta agile. Per questo la cloud migration è una tappa indispensabile per diventare più reattivi alle opportunità e alle sfide del mercato.

 

Il passo successivo: modernizzare le applicazioni

L’adozione del cloud non è completa se non avviene al tempo stesso una modernizzazione delle applicazioni, con una graduale migrazione dal modello legacy alle applicazioni cloud-native. Ovvero gestite tramite container e costruite con architettura a microservizi. Questa architettura modulare per le applicazioni può aumentare di molto l’agilità della tua azienda perché ti permette di modificare le singole componenti di un’applicazione in modo veloce e flessibile senza dover modificare l’applicazione intera. Così le app sono più facili da sviluppare e scalare e aumenta la tua capacità di innovare e arrivare al mercato (time-to-market).
Kubernetes è il software open source che permette di orchestare applicazioni in container. Utilizzando Kubernetes è possibile eseguire qualsiasi tipo di applicazione in container utilizzando gli stessi strumenti on-premise e nel cloud.
Le applicazioni modernizzate sono disegnate per favorire un collegamento fluido tra IT (tecnologia) e Operations (business). Per la tua azienda questo vuol dire risposta tempestiva ai cambiamenti per servire meglio il tuo cliente e essere sempre un passo avanti alla concorrenza.

 

Cosa vi offre DuneD

DuneD accompagna i clienti nella valorizzazione dei loro dati. Raccogliamo, estraiamo e arricchiamo tutti i dati disponibili dei nostri clienti e li interpoliamo con i dati provenienti anche da fonti esterne.

Attiviamo contenitori intelligenti di dati, analizziamo i dati e li trasformiamo in Actionable Insights, ovvero conoscenza sulla quale basare le decisioni di business. Questa conoscenza è ottenuta applicando i più avanzati algoritmi di Artificial Intelligence e Machine Learning in modo trasparente, affinché sia sempre chiaro come il software arriva a produrre una certa analisi o informazione.

DuneD può occuparsi per la tua azienda di progetti di migrazione da ambienti aziendali on-premise al cloud, ottimizzando i carichi di lavoro, i workload di produzione e di backup disaster recovery. Lavoriamo su scenari multicloud per garantire la sicurezza del dato e la compliance.

Come esperti di AWS riconosciuti e certificati da Amazon Web Services siamo in grado di progettare, realizzare e gestire i servizi su Cloud AWS. AWS semplifica anche l’esecuzione di Kubernetes nel cloud con un’infrastruttura di macchine virtuali scalabili e altamente disponibili.

Da dove si parte per disegnare i servizi sul Cloud? Dai dati e dai Data product, perché quello che sai sul tuo utente finale e il modo in cui valorizzi queste informazioni sono la linfa che nutre il tuo business.

 


 

Spunti di riflessione…

  • Fai il test alla tua azienda: Forbes elenca i 10 elementi che rivelano che la tua non è ancora una data-driven company.
  • Questo mese il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha presentato la “Strategia Cloud Italia” per l’implementazione e il controllo del cloud della Pubblica Amministrazione. Fra i tre pilastri della strategia c’è “Classificare dati e servizi della PA per guidare e supportare la migrazione al cloud”. Qui il documento e qui la Conferenza stampa.

Podcast interessanti…

  • Quello che non sai conta. I “dark data” – spesso dati non strutturati style vengono definiti da Gartner come gli asset di informazioni che le aziende raccolgono, elaborano e conservano durante le loro normali attività ma non riescono a valorizzare mettendole al servizio di altri obiettivi. Quanto siano preziosi lo spiega David J. Hand nel libro “Dark Data: Why What You Don’t Know Matters” (Princeton UP, 2020). Un’anteprima è in questo podcast.
  • Migrazione al Cloud: i consigli di Deloitte perché sia un successo. Tra i punti chiave: la completezza e la pulizia del dato.

 

 

 

 

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